Come funziona la produzione dei prodotti CBD

Oggi sempre più persone si stanno orientando verso il consumo di cannabis light per la sua origine naturale.
Ma tu sai come avviene la produzione di prodotti a base di CBD?
Il CBD, o cannabidiolo, possiede delle proprietà particolarmente benefiche per il corpo umano. Grazie al processo di estrazione è possibile racchiudere queste proprietà all’interno di prodotti affinché tutti coloro che cercano rimedi naturali e organici ne possano beneficiare.
Tuttavia, se non sai come avviene il processo di estrazione e produzione che porta al prodotto finale, non puoi sapere quanto reale beneficio ti assicurerà quel singolo prodotto.
È vero che sono le qualità naturali del CBD a permettere la produzione di un prodotto utile, ma questo da solo non basta. A incidere è anche il metodo di produzione, che inizia dalla coltivazione della canapa fino alla sua lavorazione. Se anche solo una parte del processo viene trascurata o svolta senza competenza, rischia di essere vanificato tutto il lavoro e ti troverai tra le mani un prodotto scadente.
Noi di Crystalweed abbiamo alle spalle una tradizione agricola che ci permette di lavorare la terra con sapienza e passione. La produzione dei prodotti CBD avviene in coltivazioni biologiche da cui deriva cannabis light certificata e autorizzata dall’Unione Europea.
Ma vediamo come avviene l’affascinante processo di produzione dei nostri prodotti. Vediamo com'è fatto l'olio di CBD.
Cos’è il CBD
All’interno delle piante di canapa esistono un centinaio di tipologie diverse di cannabinoidi e il CBD è uno di loro. Questa componente della pianta è responsabile degli effetti benefici che il prodotto finale procura al corpo umano, conosciuti per la loro capacità di combattere lo stress e l’ansia.
Ma devi fare attenzione perché fa parte dei cannabinoidi anche il THC, componente completamente diversa dal CBD. Se quest’ultimo è in grado di portare beneficio al corpo, il THC, nonostante sono state riconosciute le sue proprietà terapeutiche, è la componente con proprietà psicoattive.
Cosa significa psicoattivo? Che è in grado di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto.
La normativa italiana vieta la produzione e la vendita di marijuana con elevato contenuto di THC proprio perché vuole evitare di legalizzare una sostanza che possa alterare le facoltà mentali di chi la assume. Il CBD invece non produce nulla di tutto questo. Anzi, più è elevata la sua concentrazione più il prodotto sarà in grado di apportare benefici in modo naturale per un’ampia varietà di disturbi.
Si parte dalla coltivazione della canapa

È bene premettere che non è possibile coltivare la canapa come si vuole. Esattamente come per la vendita esiste una precisa normativa che regola anche la produzione. Entrambe queste attività devono essere realizzate nei limiti stabiliti dalla legge n. 242 del 2016.
Come abbiamo già accennato, è legale solamente la coltivazione della canapa che contiene una bassa percentuale di THC. La coltivazione di questa pianta è permessa per uso industriale volto alla produzione di prodotti diversi come alimenti, oli, cosmetici e tanto altro ancora.
La canapa è una pianta che richiede uno spazio aperto e ampio, in quanto può raggiungere un’altezza di due metri e mezzo. Dimentica l’immaginario comune in cui la canapa viene coltivata nei vasi sul davanzale della finestra. Per la produzione industriale sono necessari campi in cui possa svilupparsi sia in altezza sia in profondità nella terra. Inoltre, il terreno deve essere preparato prima di poter piantare le piantine.
Il raccolto della canapa avviene dopo 4 mesi circa da quando è stata piantata. Al quel punto può essere lavorato per estrarre il famoso CBD.
Estrazione con CO2, senza solvente o con solvente
L’estrazione più sicura del CBD è sicuramente quella senza solvente, benché sia leggermente più complessa delle altre. Per ottenere il CBD con questa tecnica è necessario produrre calore o sfregare le foglie.
È un procedimento abbastanza lungo perché estrarre la componente attraverso il calore o lo sfregamento di fiori e piante richiede un certo sforzo. Tuttavia, questo verrà ripagato da un ottimo risultato finale.
Non è una pratica difficile da realizzare perché non richiede l’utilizzo di strumenti particolari ed è quindi molto economico, senza contare il fatto che permette di usare tutta la pianta.
L’estrazione di CBD con solvente invece è più semplice in termini di realizzazione. Le piante di canapa vengono passate attraverso un solvente liquido il quale rimuove i cannabinoidi.
La resa finale del prodotto è abbastanza buona e questo è il motivo per cui tanti effettuano l’estrazione con solventi.
Un altro metodo di estrazione del CBD è quello con CO2 supercritica. Durante il procedimento, la CO2 viene portata allo stadio supercritico, nel quale possiede le qualità sia di una sostanza liquida che di una sostanza gassosa. L’estrazione viene realizzata pompando la CO2 in questo stato attraverso la pianta per ottenere l'estrazione dei cannabinoidi.
È chiaro che, a differenza dei primi due, questo terzo metodo è molto complesso e può essere realizzato solo a livello industriale. Tuttavia, è anche quello che permette di ricavare il miglior olio di CBD.
Negli ultimi anni si è affermata un'altra tecnica di estrazione molto interessante: quella con ultrasuoni. Tale metodo sfrutta le onde ad alta frequenza che creano delle bolle di vuoto nel liquido solvente. Quando queste bolle implodono, si genera quella che viene chiamata cavitazione, che rompe le pareti delle cellule della pianta e libera i cannabinoidi nel solvente.
La purificazione

Attraverso l’estrazione abbiamo ottenuto un’essenza dove è presente il CBD. Tuttavia, a questo stadio, è ancora mescolato con altre componenti come, ad esempio, la clorofilla. Per ottenere il CBD puro è necessario un altro passaggio.
La purificazione ha lo scopo di eliminare tutte le componenti esterne per ottenere una elevata concentrazione di CBD in prodotti solidi o liquidi.
La principale tecnica di raffinazione applicata agli estratti di canapa è la winterizzazione. In questa fase l’estratto grezzo ricco di CBD viene miscelato con alcol etilico ad alta gradazione e portato a basse temperature per diverse ore, in modo che cere, lipidi e altre impurità solidifichino e si separino dalla parte liquida. La miscela viene quindi filtrata attraverso carta da filtro, che trattiene queste componenti indesiderate.
A questo punto, per eliminare l’alcol utilizzato nel processo, la soluzione viene riscaldata delicatamente (sotto vuoto) finché l’alcol non è completamente evaporato. Il risultato è un estratto di CBD più pulito e concentrato, pronto per essere utilizzato nella produzione di prodotti a base di CBD.
I controlli di qualità per garantire sicurezza e trasparenza
Prima che un prodotto a base di CBD possa essere messo in vendita, deve passare attraverso rigorosi controlli di qualità che ne certificano la sicurezza e l'efficacia.
Questo passaggio non può mai essere saltato.
I test di laboratorio vengono effettuati da laboratori indipendenti non collegati all'azienda produttrice, proprio per garantire l'imparzialità dei risultati.
Questi laboratori devono possedere certificazioni specifiche quali la ISO 9001:2015 o la EN ISO/IEC 17025, che attestano la loro competenza tecnica.
Gli esami di laboratorio verificano innanzitutto la concentrazione effettiva di CBD presente nel prodotto, per assicurarsi che corrisponda esattamente a quanto dichiarato sull'etichetta. Se un olio dichiara il 21% di CBD, deve realmente contenere almeno quella percentuale e non una quantità inferiore.
Un altro controllo riguarda il THC, che deve rimanere sempre sotto la soglia dello 0,3% stabilita dalla legge italiana ed europea. Anche solo superare di poco questo limite renderebbe il prodotto a base di cannabis light illegale. Per questo motivo i laboratori utilizzano tecniche precise quali l'HPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) o la LC-MS (cromatografia liquida con spettrometria di massa) per misurare con estrema accuratezza questi valori.
I test qualitativi verificano anche l'assenza di contaminanti pericolosi. La canapa è una pianta bioaccumulatrice, il che significa che assorbe facilmente le sostanze presenti nel terreno. Per questo i laboratori controllano che non ci siano pesticidi, metalli pesanti (piombo, mercurio o cadmio), muffe, batteri (salmonella o stafilococco) o residui di solventi utilizzati durante l'estrazione. Anche una minima presenza di questi elementi potrebbe essere dannosa per la salute.
Ogni olio di CBD di qualità presente sul mercato è accompagnato da un COA (Certificate of Analysis, cioè Certificato di Analisi) che riporta tutti i risultati dei test effettuati. Questo documento è una garanzia di trasparenza e permette al consumatore di verificare esattamente cosa sta acquistando. Senza il COA, è impossibile sapere se un prodotto è davvero sicuro e di qualità. Tutti gli oli di CBD di Crystalweed hanno il certificato di analisi nelle apposite schede prodotto, consultabili dagli utenti in fase di pre acquisto.
Olio di CBD estratto da cannabis o canapa
È bene precisare che l’olio può essere estratto sia dalla canapa industriale che dalla cannabis ad uso ricreativo o medico. La canapa industriale è la pianta da cui si ottiene il CBD, perché è selezionata per contenere naturalmente molto CBD e quantità di THC quasi nulle, nei limiti previsti dalla legge.
Talvolta alcuni coltivano la cannabis ad alto contenuto per estrarre successivamente il CBD, tuttavia le varietà di cannabis ricreativa o medica sono geneticamente selezionate per produrre soprattutto THC, il cannabinoide psicoattivo.
Le tre tipologie di olio di CBD
Quale olio di CBD comprare? Bella domanda.
Una volta ottenuto l'olio attraverso l'estrazione e la raffinazione, esistono 3 diverse tipologie di prodotto che si possono realizzare, ognuna con caratteristiche specifiche.
- L'olio di CBD full spectrum (a spettro completo) contiene tutti i cannabinoidi presenti nella pianta di canapa, comprese piccole tracce di THC che rimangono sempre entro i limiti legali dello 0,2%. Questo tipo di olio permette di sfruttare quello che viene chiamato effetto entourage, cioè l'azione sinergica di tutti i componenti della pianta. Quando CBD, terpeni, flavonoidi e gli altri cannabinoidi sono presenti insieme, si potenziano a vicenda e aumentano i benefici del prodotto;
- L'olio di CBD broad spectrum (ad ampio spettro) è molto simile al full spectrum ma con una differenza importante: il THC viene completamente rimosso attraverso ulteriori passaggi di raffinazione. È la scelta perfetta per chi vuole beneficiare dell'effetto entourage ma preferisce evitare qualsiasi traccia di THC, magari perché deve sottoporsi a test tossicologici per motivi lavorativi o personali;
- L'olio di CBD isolato contiene solo cannabidiolo puro al 99%, senza nessun altro componente della pianta. Si ottiene attraverso una purificazione ancora più profonda che isola completamente il CBD. Questo prodotto non ha nessun effetto entourage ed è meno efficace rispetto agli altri 2.
Come conservare correttamente i prodotti CBD
Anche dopo aver ottenuto un prodotto di altissima qualità attraverso tutti i passaggi sopra elencati, occorre conservarlo nel modo giusto per mantenere intatte tutte le sue proprietà nel tempo.
Il CBD è una sostanza delicata che può degradarsi se esposta ad alcuni fattori ambientali. Il nemico principale è la luce diretta del sole: i raggi UV possono alterare la struttura molecolare del cannabidiolo e ridurne l'efficacia. Per via di questo, i prodotti CBD di qualità vengono sempre confezionati in bottiglie di vetro scuro (di solito color ambra o verde scuro) che filtrano la luce e proteggono il contenuto.
Anche il calore può danneggiare il CBD. Le temperature elevate accelerano il processo di degradazione e possono far evaporare i terpeni, quei composti che contribuiscono sia all'aroma che agli effetti benefici del prodotto. L'ideale è conservare l'olio di CBD in un luogo fresco, possibilmente a una temperatura tra i 15 e i 21 gradi. Alcune persone conservano l'olio in frigorifero, ma bisogna fare attenzione perché a temperature troppo basse l'olio può diventare più denso e difficile da dosare.
L'ossigeno può ugualmente compromettere la qualità del prodotto. Quando l'olio entra in contatto con l'aria, si innesca un processo di ossidazione che ne altera le proprietà. Non dimenticate di chiudere sempre bene il flacone dopo ogni utilizzo e cercate di limitare l'esposizione all'aria. Se conservato correttamente, l'olio di CBD può mantenere la sua efficacia per 12-18 mesi dalla data di apertura. Un prodotto conservato male può cambiare colore, assumere un odore sgradevole o semplicemente perdere la sua efficacia.
Conclusione
Il processo per la produzione dei prodotti CBD non è così semplice e veloce come si potrebbe pensare, questo spiega il loro valore sul mercato.
Ricapitolando le fasi essenziali, la coltivazione delle piante di canapa deve avvenire nelle giuste condizioni. Trascorso il tempo necessario alla maturazione si procede con la raccolta e la successiva estrazione del CBD attraverso uno dei metodi visti. Infine, attraverso la raffinazione e la filtrazione si ottiene un prodotto utilizzabile.
In base alla perizia e alla cura con cui vengono affrontate tutte queste fasi, il risultato finale avrà una qualità più o meno elevata. Ecco perché noi ci teniamo a curare ogni singola fase del processo infondendo in ciascuna tutta la nostra passione e le nostre conoscenze tecniche.
Scopri tutti i prodotti a base di CBD presenti sul nostro store.
Se vuoi approfondire l'argomento CBD ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull'olio di CBD cliccando sul link qui in basso:


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2 comments on “Come funziona la produzione dei prodotti CBD”
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Buon pomeriggio,leggendo le informazioni sul tipo di estrazione che avete pubblicato,ho notato che non specificate che tipo di estrazione applicate voi.Poiche' sono interessato ai vostri prodotti, è possibile avere ulteriori informazioni, grazie.
Buongiorno Romolo,
il nostro metodo di estrazione del CBD è con CO2 supercritica.
Per qualsiasi domanda puoi rivolgerti tramite WhatsApp al nostro servizio clienti.
Sapranno darti tutte le informazioni che cerchi!
Ti auguriamo una buona giornata.
Team Crystalweed